Premessa:
La spiegazione della tastiera di Windows, in questo corso verrà suddivisa in cinque lezioni ben distinte. Consiglio di seguire cronologicamente le lezioni per un apprendimento più facilitato.
Introduzione
Sin dall’avvento dei primi computer, lo strumento adibito ad interfacciarsi, quindi comunicare con la macchina era la <tastiera. Il mouse è stato introdotto successivamente, con l’unico scopo di spostare rapidamente il punto di lavoro, meglio conosciuto come Focus, nella videata attiva.
Per quanto utilissimo, il mouse risulta limitato. Esso non ha la possibilità di inserire dati fisici nella macchina. Ha però il grande vantaggio di consentire alle persone con poca competenza informatica, la possibilità di poter navigare agevolmente all’interno del sistema operativo.
In effetti, le icone presenti nell’interfaccia grafica, o sono etichettate con un nome identificativo, o hanno un aspetto intuitivo che consente di comprenderne il funzionamento.
Non tutti però sono a conoscenza del fatto che gli spostamenti del focus, che abitualmente vengono eseguiti con il mouse, possono essere riprodotti dalla tastiera utilizzando combinazioni di uno, due, a volte tre tasti contemporaneamente. Spesso questa modalità di operare risulta più veloce degli spostamenti tramite l’utilizzo del mouse.
Un esempio pratico:
Ho un file denominato:
“Pippo”
Devo rinominarlo in:
“Pluto”.
Operazione col Mouse:
Prendo il mouse e, grazie al puntatore, posiziono il focus nel file da rinominare.
Premo una volta il tasto destro e si apre il menu contestuale.
Scendo con il cursore sino alla voce “Rinomina” e clicco una volta con il tasto sinistro.
Ora rinomino con la tastiera il file in Pluto e clicco nuovamente con il tasto sinistro del mouse.
Operazione con la tastiera:
Mi posiziono sul file da rinominare, premo il tasto F2, scrivo il nuovo nome e premo invio.
Fatto, file rinominato.
In questa operazione non ho mai spostato la mano destra dalla tastiera, preso il mouse, mosso il puntatore e premuto i due tasti. Ho effettuato tutte le operazioni, senza mai staccare le mani dalla tastiera.
Ulteriore esempio:
Ho due applicazioni aperte nel computer e devo navigare dall’una all’altra.
Operazione con il mouse:
Prendo il mouse, porto il puntatore nella barra delle applicazioni attive, clicco una volta con il tasto sinistro e apro l’applicazione ridotta a icona.
Stessa procedura per aprire la seconda applicazione.
Operazione con la tastiera:
Tengo premuto il tasto Alt e premo una volta il tasto Tab.
Rilascio il tasto Alt e passo alla prima applicazione aperta.
Stessa operazione con la combinazione “ALT+ Tab”, riduco a icona la prima applicazione, aprendo immediatamente la seconda applicazione.
Velocissimo e semplice, utilizzando solo due tasti. Questa operazione è possibile eseguirla tra tutte le applicazioni ridotte a icona, non solo due. Velocissima quando è necessario copiare delle porzioni di testo tra le due applicazioni, come due editor di testo. Questa combinazione di tasti risulta comunque molto snella anche in ambiente Windows per spostare file o cartelle.
L’utilizzo della tastiera e della sua accessibilità è sottovalutata, anche nei corsi di informatica.
Più impegnativa nell’apprendimento iniziale, però realmente mette l’utente in condizione di conoscere a pieno il sistema operativo, obbligandolo a navigare al suo interno e conoscendone con il tempo l’architettura.
Per assurdo, esistono utenti che senza mouse non riescono a spegnere un computer. E non è premere il pulsante di accensione che risolve il problema. Con quello non si spegne il computer, si congela solo il lavoro, rischiando inoltre di perdere dati.
Prime nozioni.
La tastiera è considerata una periferica di input poiché inserisce fisicamente dati nel computer. Qualsiasi periferica che manda i dati dal computer all’utente, viene considerata di Output, lo schermo ne è un esempio. Nel monitor, vengono visualizzate le immagini che servono all’utente per lavorare.
Quindi, si indica di Output, dati che dalla macchina arrivano all’utente. Stesso discorso per i suoni, fuoriescono dal computer e arrivano all’utente.
Per Input, si intende l’operazione contraria, dati che dall’utente arrivano alla macchina.
La pressione dei caratteri o la pressione dei tasti del mouse sono tutti dati che dall’utente vanno all’interno del computer.
La tastiera italiana standard, quella presente in qualsiasi computer, è denominata “Qwerty”, in riferimento alle prime sei lettere della parte alfabetica della tastiera stessa.
In questo corso, la tastiera descritta sarà quella dei computer fissi con i tasti funzione e il tastierino numerico nel lato destro.
Nei computer portatili la disposizione dei tasti può variare. Questo perché ogni produttore personalizza il design e di conseguenza adatta i tasti al portatile stesso.
In questo corso spiegheremo ogni singolo tasto e verranno illustrati i simboli che li identificano.
Un esempio può essere il tasto che apre il menu contestuale, il tasto applicazioni, ultimamente non presente in molti computer portatili.
Ove risulta mancante questo tasto, è possibile premere la combinazione di tasti:
“Shift + F10” per aprire il menu contestuale.
In questi computer, chiamati anche Laptop, sono presenti tasti e funzioni aggiuntive, prevalentemente funzioni della casa produttrice e di quel preciso computer. La tastiera Alfa-numerica risulta identica su ogni computer.
Nota importante:
I computer portatili sono tutti forniti di un ulteriore tasto, il tasto Function, di solito indicato con la sigla FN, che ha lo scopo di permettere operazioni e funzioni aggiuntive, inserite dalla casa produttrice del computer stesso. Il tasto FN è sempre posizionato a destra del CTRL di sinistra.
Il tasto funzione di solito è colorato in modo diverso dagli altri tasti, di blu o di grigio. Nella tastiera, troveremo poi ulteriori tasti o simboli dello stesso colore. Questo indica che la pressione di quel tasto col simbolo colorato con il tasto FN, attiva una funzione specifica del produttore.
Non è possibile indicare le funzioni abbinate al tasto Function in quanto esse sono vincolate dal produttore che ne decide in origine i vari abbinamenti.
Ogni portatile, quindi, ha funzioni dedicate in luoghi e tasti diversi.
In combinazione con il tasto Function è possibile alzare o abbassare volume, o azzerare totalmente l’audio. Si possono attivare o disattivare il Mouse, la scheda Wireless, il bluetooth, aumentare o diminuire la luminosità. Queste funzioni aggiuntive con il tasto Function sono ottime ed evitano all’utente di dover sempre entrare nelle impostazioni del sistema per ogni personalizzazione.
Il mio consiglio è di leggere attentamente la manualistica del singolo portatile per apprendere immediatamente le varie funzioni che vengono abbinate al tasto Function.
NOTA IMPORTANTE:
Appena acquistati, tutti i portatili hanno i tasti funzione dedicati al produttore, quindi combinazione con questi tasti in relazione con il tasto Function.
Ciò impedisce di poter utilizzare agevolmente i tasti di accesso di Windows, quelle combinazione abbinate in origine ai tasti funzione da Microsoft.
In questo caso, qualora non sia presente una opzione nel software della casa produttrice, bisogna riattivare dal Bios i tasti funzione del sistema operativo.
Rivolgersi a un tecnico specializzato per questa operazione.
Sconsiglio a chiunque non abbia competenze informatiche di metter mano al bios.
Roberto Abutzu